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Nei primi giorni del gennaio 1889 a Torino impazziva Friedrich Nietzsche. Nello stesso anno, a Messkirch, nel Baden-Wurttemberg, nasceva quello che per molti è il massimo interprete del suo pensiero, Martin Heidegger. Queste due circostanze, per quanto legate al ritmo esteriore del calendario, suggeriscono l'opportunità di un esame della filosofia nietzscheana e della sua imponente fortuna novecentesca. Nella prima parte del volume sono presentati la vita e il pensiero di Nietzsche, dagli esordi come filologo alle dimissioni dalla cattedra di Basilea e al passaggio alla filosofia. Segue l'esposizione di cent'anni di fortuna, dal primo Novecento all'inserzione di Nietzsche nella ideologia nazista (nel 1889 nasce anche Hitler) e tuttavia anche nelle principali filosofie del secolo, sino alla Nietzsche-Renaissance che dagli anni Sessanta ci porta all'oggi. Chiude un saggio conclusivo in cui Ferraris fornisce una reinterpretazione complessiva del significato di Nietzsche nella cultura contemporanea.